Il simbolo del Tao rappresenta le forze complementari dello yin e dello yang, i principi guida della dieta macrobiotica. Si vede un cerchio, diviso in due parti, una nera e una bianca. Le due parti sono in movimento e dove finisce una inizia l'altra.
ALIMENTAZIONE

La bussola dello yin e dello yang: il segreto di un’alimentazione sana ed equilibrata

Che cosa sono yin e yang? 

Yin e yang sono due concetti che appartengono alla tradizione taoista, un sistema di pensiero che affonda le sue radici in tempi lontanissimi e che viene alla luce in Cina intorno al IV-V secolo a.C. Alla base del Taoismo vi è l’idea che “tutto è mutamento”, la realtà è un continuo cambiamento: essere e divenire coincidono. 

Il Dao, o Tao, la “Via”, è questo principio immanente alla realtà, è il ritmo segreto della natura, ed è il risultato dell’interazione di due energie antitetiche e complementari che dominano l’universo, yin e yang:

“Sono qualità delle forme di vita, modalità di ogni essere, che si esprimono in uno schema di relazioni classificatorie: yin sta a yang come il femminile sta al maschile, come l’oscurità sta alla luce, come il freddo al caldo, il passivo all’attivo, la potenzialità alla realizzazione, l’interno all’esterno. Principio del diverso e del molteplice, sono anche testimoni dell’unità. Si generano e si annullano, in una visione dinamica della realtà. L’eterno divenire è dato dalla loro alternanza, dal prevalere vicendevole dell’uno sull’altro, con un respiro ciclico senza posa: quando l’uno si esprime nella sua massima completezza genera il suo contrario. È il principio illustrato dal simbolo molto conosciuto del cerchio diviso in due parti che si avvolgono in una spirale di contrazione ed espansione.” – M. Raveri, Manuale di storia delle religioni, Laterza, 1998

Niente è tutto yin o tutto yang, ma ogni manifestazione è l’espressione di una relazione di queste energie, che costituiscono la polarità di base che “raggruppa” le polarità che ritroviamo nella nostra quotidianità e che possiamo osservare nella natura, dove vediamo che tutto cambia seguendo un ordine, che è quello dell’alternanza degli opposti: notte-giorno; freddo-caldo; inverno-estate; passivo-attivo; riposo-attività; fame-sazietà; espirazione-inspirazione e così via.

Nella filosofia taoista, inoltre, la varietà delle forme del mondo è data, oltre che dall’alternanza di yin e yang, anche dalle Cinque Fasi o Cinque Trasformazioni (Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua): qualità energetiche che, insieme a yin e yang, formano un sistema di corrispondenze complesso, ma ordinato.

La macrobiotica e la Medicina Tradizionale Cinese si basano su questi concetti (ma differiscono per l’interpretazione che danno di yin e yang).

Ciao, sono Monica, consulente macrobiotica.
Vivi macro è il mio invito a conoscere e apprezzare la visione macrobiotica del cibo e della vita.
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Yin e yang nell’alimentazione

George Ohsawa, il fondatore della macrobiotica, afferma che la macrobiotica è “l’applicazione alla vita giornaliera dei principi filosofici orientali”.

“La base di questa filosofia è molto semplice: Yin-Yang, cioè l’ambivalenza di ogni cosa, di ogni situazione, di ogni stato d’animo, o, detto in altro modo, ogni cosa ha due poli, e contiene il suo contrario, od il suo opposto: giorno-notte, uomo-donna, guerra-pace ecc. […] È possibile applicare questo principio a tutti gli istanti della vita giornaliera, nelle nostre relazioni familiari, nel nostro matrimonio, nella nostra vita sociale e politica, poiché è la base della nostra esistenza. Si trova nella natura delle cose e può servire come norma universale.” – Georges Ohsawa, La dieta macrobiotica, p. 18

Questo vale anche per l’alimentazione, che per Ohsawa è alla base della salute, che a sua volta è il presupposto della felicità (la macrobiotica è “la via della felicità attraverso la salute”).

Naturalmente non esistono cibi solo yin o yang, ma ciascuno ha una componente di entrambe le energie in “proporzioni” diverse. 

Che cosa dobbiamo mangiare allora per stare bene? Alimenti più yin o alimenti più yang? La risposta, in macrobiotica, è sempre la stessa: dipende!

Il punto è questo: abbiamo visto che nella natura c’è un ordine, che è definito dall’alternanza degli opposti, che notiamo soprattutto con l’alternanza delle stagioni. Noi facciamo parte della natura, e per stare bene dobbiamo conoscere e armonizzarci a questo ordine, dobbiamo creare armonia tra noi e l’ambiente:

Noi stiamo bene quando il nostro corpo è in equilibrio e armonia con l’ambiente in cui si trova: se siamo in inverno, il corpo avrà bisogno di calore per bilanciare il freddo esterno, e dunque dovremmo introdurre cibi riscaldanti, yang; al contrario, se siamo in estate il corpo avrà bisogno di rinfrescarsi per bilanciare il caldo esterno, e dunque è preferibile introdurre cibi raffreddanti, yin. Non è un caso, per esempio, che nel Sud Italia, in estate (yang), si mangino friselle con pomodoro (yin) e olio crudo (yin).

Cosa succede se non ci adeguiamo a questo ordine?

Succede che il nostro corpo si troverà a gestire degli eccessi di energia yin e yang e manifesterà disturbi corrispondenti (ogni disturbo/malattia ha un causa yin o yang, spesso yin/yang insieme; la macrobiotica interviene con piatti e rimedi proprio per ripristinare l’equilibrio e aiutare il corpo a cambiare in meglio). Per esempio, se in inverno (yin) mangio tanti gelati (yin), nel mio corpo si creerà un eccesso di yin che può portare a raffreddori frequenti.

La macrobiotica invita a consumare alimenti che crescono alla nostra latitudine, questo perché la natura ha pensato a tutto: “I paesi freddi, che sono Yin, producono animali e vegetali Yang; e a loro volta, gli animali e i vegetali nati in regioni Yang, cioè calde, sono Yin” (G. Ohsawa, op. cit., pp. 39-40).
Quindi in estate, quando fuori è caldo (yang), la natura ci fornisce cibi rinfrescanti (yin) per creare equilibrio. Basterà dunque adeguarci a questo ordine per stare bene; indicazione che ricalca il saggio adagio che suggerisce di mangiare cibo di stagione.

La bussola dello yin e dello yang è dunque uno strumento prezioso per orientarci nella scelta del cibo, nell’ottica di un’alimentazione sana e naturale.

Come riconoscere se un alimento è yin o yang?

Ci sono due modi per riconoscere se un alimento è yin o yang:

  • il primo è studiare un po’ di teoria macrobiotica: le informazioni base per acquisire una bussola per orientarsi a tavola non sono molte e sono di facile memorizzazione (io consiglio sempre di partire dal libro Cucina che cura, di Martin Halsey);
  • il secondo è ascoltarsi e osservare che effetto ha un cibo sul proprio corpo: è un esercizio di consapevolezza estremamente utile, che ribadisce quanto la macrobiotica sia pratica e si basi sull’esperienza. Oltretutto, e questo è un punto fondamentale, ognuno di noi ha una costituzione e si trova in una condizione diverse dagli altri: questo fa sì che uno stesso alimento abbia effetti diversi su persone diverse (o meglio: l’effetto è sempre yin o yang, ma i soggetti possono “gestirlo” in modo diverso: a qualcuno può creare più fastidi, ad altri meno; per questo è importante conoscersi).

La classificazione degli alimenti yin e yang (un po’ di teoria)

La macrobiotica consiglia innanzitutto di evitare gli alimenti eccessivamente yin ed eccessivamente yang, per creare e mantenere un equilibrio nell’organismo:

  • cibi eccessivamente yin: zucchero e dolcificanti (compresi zucchero di canna, miele, succo d’agave…), cibi tropicali (caffè, cioccolato), latte e latticini, cibi crudi (frutta e olio compresi), solanacee, spezie;
  • cibi eccessivamente yang: carne, uova, formaggi stagionati, pesce (a eccezione di quello a carne magra), prodotti da forno

Mentre suggerisce di mangiare alimenti equilibrati:

  • cereali: sono l’alimento più equilibrato per eccellenza, dal momento che sono sia seme (yang) che frutto (yin). Tra i cereali, il riso integrale è quello più equilibrato in assoluto (è integro anche alla vista: se notate bene, nel suo seme non c’è traccia del solco che divide in due i chicchi degli altri cereali).
    Vi è un’enorme varietà di cereali (ciascuno con qualità energetiche particolari, che si rifanno al sistema delle Cinque Trasformazioni), tra i più interessanti troviamo: riso, farro, orzo, miglio, avena (sempre integrali o semi-integrali);
  • verdure: sono l’alimento che più di tutti conferisce dinamismo. Vengono classificate in verdure a foglia verde (come le cime di rapa, che hanno una prevalenza di energia yin), radici (come le carote, che hanno una prevalenza di energia yang), verdure rotonde (come la cipolla, che hanno una energia bilanciata). Come per gli altri alimenti è opportuno variare molto, anche negli stili di cottura (ogni cottura conferisce un’energia diversa al cibo), ed è importante rispettare i cicli stagionali;
  • legumi: i legumi sono semi e conservano la forza vitale della pianta, che a sua volta va ad alimentare la nostra energia vitale. Come per i cereali e le verdure, ci sono legumi più yin e legumi più yang (indicazione utile soprattutto in caso di dieta curativa, quando utilizziamo piatti e rimedi macrobiotici per alleviare un disturbo o problema di salute); tra i legumi più interessanti troviamo azuki, ceci, lenticchie, fagioli, fave, piselli, soia nera.

Con questi semplici ingredienti si possono comporre un’infinità di piatti sani e gustosi, nonché piatti curativi e rimedi speciali (la macrobiotica nasce con uno scopo curativo). 

Da dove iniziare, dunque, a comporre il nostro piatto equilibrato? E ancora prima, da dove iniziare a fare la spesa, nell’ottica di un’alimentazione sana e naturale in stile macro?

Alimentazione sana e naturale: poche regole per cominciare

Se all’inizio yin e yang vi sembrano complicare le cose, potete tranquillamente chiamarli con un altro nome (per esempio, energia espansiva e contraente), oppure non chiamarli affatto, ma è importante che vi soffermiate a sentire l’effetto che i cibi hanno sul vostro corpo: la consapevolezza è alla base di ogni processo di cambiamento.

Si tratta, come prima cosa, di mangiare cibo semplice e di considerare il cibo come qualcosa di più della mera somma delle sue parti (dei suoi nutrienti).

Quando vi sorge la domanda “Che cosa devo mangiare?” o “In che cosa consiste una corretta alimentazione?”, suggerisco di tenere a mente queste 4 semplici regole alimentari, che rimandano ai principi della filosofia macrobiotica:

  • qualità: mangiare cibo (vero, non industriale) di buona qualità (possibilmente biologico)
  • quantità: è la quantità che fa la qualità!
  • varietà: variare molto
  • stagionalità: mangiare cibo stagionale, per rimanere in armonia con l’ambiente.

Il mio percorso sulla via macrobiotica era partito proprio da qui, da queste 4 regole, dono di una persona speciale, che poi ho approfondito ed esplorato nel tempo.

Michael Pollan, nel suo Breviario di resistenza alimentare. 64 regole per mangiare bene, alle domande:

Cosa dovrei mangiare? Che tipo di cibo dovrei mangiare? Come dovrei mangiare?

riassume la risposta in sette parole:

Mangiate cibo vero. Con moderazione. Soprattutto vegetali.

Copertina del libro Breviario di resistenza alimentare, 64 regole per mangiare bene, di Michael Pollan. Un libro scorrevole e di facile lettura per iniziare fin da subito a seguire un'alimentazione sana.

In questo prontuario di godibilissima lettura, l’autore raccoglie detti e proverbi della tradizione popolare, un patrimonio di conoscenze che rimandano a una saggezza alimentare che “merita di essere salvaguardata, riscoperta e messa in pratica”.

Si tratta, anche in questo caso, di considerare altri linguaggi per parlare del cibo, non solo quello della scienza della nutrizione, tenendo presente che “questi due linguaggi, queste due diverse modalità di conoscenza, finiscono spesso per approdare alla stessa conclusione” (Michael Pollan, op. cit., p. 17).

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